forum.rugby.it

Si dovrebbe poter sviscerare l'argomento con maggiore serenità. Ma essere perculato perchè qualche Cencelliano, o genitore, o procuratore, o allenatore, o Federales non ha alcuna voglia di guardare al movimento nella sua interezza, francamente mi spiace. O il malcostume di parlare sempre e solo di quelli che si sono scelti è veramente diffuso, oppure, perchè no, aprite un 3D ( qui siamo off topic ) e discutiamone.
Chi conosce la formazione che detiene il Quatro Naciones ( vado a memoria battuti USA, Argentina e Uruguay ) ? C'erano '95,'96 o '97 ? Quanti anni hanno e cosa fanno ora ?
Certo, se mi volete mettere in bocca che questi meritano la nazionale siete fuori strada. Io sostengo che la Federazione, o il Campionato, o il Movimento, non hanno prodotto / coltivato / fatto maturare talenti ( e infatti tutti dite che per imparare bisogna andare all'estero ).
Al netto di chi ha scelto lo studio, il lavoro, non ha potuto o voluto intraprendere la carriera, questi abbiamo. Ma nel "lordo" ci metto tanti ragazzi che ho incrociato nelle giovanili di quegli anni. Baitieri, Morona, Dho, Mokom. Dovrei scavare più a fondo nella memoria..., e metterci anche gli infortuni quelli brutti eh...
Insomma, questo penso e ho detto

Ovaleitalia ha scritto: 15 feb 2022, 16:13 Si dovrebbe poter sviscerare l'argomento con maggiore serenità. Ma essere perculato perchè qualche Cencelliano, o genitore, o procuratore, o allenatore, o Federales non ha alcuna voglia di guardare al movimento nella sua interezza, francamente mi spiace. O il malcostume di parlare sempre e solo di quelli che si sono scelti è veramente diffuso, oppure, perchè no, aprite un 3D ( qui siamo off topic ) e discutiamone.
Chi conosce la formazione che detiene il Quatro Naciones ( vado a memoria battuti USA, Argentina e Uruguay ) ? C'erano '95,'96 o '97 ? Quanti anni hanno e cosa fanno ora ?
Certo, se mi volete mettere in bocca che questi meritano la nazionale siete fuori strada. Io sostengo che la Federazione, o il Campionato, o il Movimento, non hanno prodotto / coltivato / fatto maturare talenti ( e infatti tutti dite che per imparare bisogna andare all'estero ).
Al netto di chi ha scelto lo studio, il lavoro, non ha potuto o voluto intraprendere la carriera, questi abbiamo. Ma nel "lordo" ci metto tanti ragazzi che ho incrociato nelle giovanili di quegli anni. Baitieri, Morona, Dho, Mokom. Dovrei scavare più a fondo nella memoria..., e metterci anche gli infortuni quelli brutti eh...
Insomma, questo penso e ho detto

Non ho capito.
A me sembra che tu ti sia risposto da solo. Hai parlato di motivazioni di studio, di lavoro, di infortuni seri.
Quelli vanno eliminati da qualsiasi analisi. Ci saranno sempre, e per fortuna (a parte gli infortunati), perché il rugby non ti garantisce il futuro.
Non sono riusciti ad emergere.
A me fra i ritirati prima del tempo a causa degli infortuni mi bastano quelli che al livello internazionale erano già arrivati. Manici, Castello, Favaro, Minto.
Cosa si può dire?

Garry ha scritto: 15 feb 2022, 16:23
Ovaleitalia ha scritto: 15 feb 2022, 16:13 Si dovrebbe poter sviscerare l'argomento con maggiore serenità. Ma essere perculato perchè qualche Cencelliano, o genitore, o procuratore, o allenatore, o Federales non ha alcuna voglia di guardare al movimento nella sua interezza, francamente mi spiace. O il malcostume di parlare sempre e solo di quelli che si sono scelti è veramente diffuso, oppure, perchè no, aprite un 3D ( qui siamo off topic ) e discutiamone.
Chi conosce la formazione che detiene il Quatro Naciones ( vado a memoria battuti USA, Argentina e Uruguay ) ? C'erano '95,'96 o '97 ? Quanti anni hanno e cosa fanno ora ?
Certo, se mi volete mettere in bocca che questi meritano la nazionale siete fuori strada. Io sostengo che la Federazione, o il Campionato, o il Movimento, non hanno prodotto / coltivato / fatto maturare talenti ( e infatti tutti dite che per imparare bisogna andare all'estero ).
Al netto di chi ha scelto lo studio, il lavoro, non ha potuto o voluto intraprendere la carriera, questi abbiamo. Ma nel "lordo" ci metto tanti ragazzi che ho incrociato nelle giovanili di quegli anni. Baitieri, Morona, Dho, Mokom. Dovrei scavare più a fondo nella memoria..., e metterci anche gli infortuni quelli brutti eh...
Insomma, questo penso e ho detto
Non ho capito.
A me sembra che tu ti sia risposto da solo. Hai parlato di motivazioni di studio, di lavoro, di infortuni seri.
Quelli vanno eliminati da qualsiasi analisi. Ci saranno sempre, e per fortuna (a parte gli infortunati), perché il rugby non ti garantisce il futuro.
Non sono riusciti ad emergere.
A me fra i ritirati prima del tempo a causa degli infortuni mi bastano quelli che al livello internazionale erano già arrivati. Manici, Castello, Favaro, Minto.
Cosa si può dire?

Uhmmm, non mi sono risposto. Il mio, il nostro impegno dovrebbe essere quello di far si che questo sport sia veramente inclusivo. L'incipit è arrivato dal discorso sui giocatori che vanno all'estero o devono "salire di livello" perchè il nostro campionato non garantisce la crescita necessaria ad alimentare una filiera che porti in Nazionale i giocatori che servono. E allora se offriamo lavoro ad un giocatore, o una camera in affitto ( simbolico ) o un'occupazione compatibile con gli allenamenti ( senza nomi, una squadra di A di un capoluogo ha perso l'apertura perchè non riteneva compatibile con lo studio il proprio livello. E così XYZ l'altro ieri ha fatto la Magistrale e continua a giocare, però sono 5 anni che sta all'estero, e pure ad un livello superiore alla nostra A. Non stare a dirmi dove sbaglio, dimmi che i nostri migliori sono dei migliori relativi, e non assoluti ( in matematica questo cambia ). Allora ti risponderei che io, certo non come medico pensionato, vorrei impegnarmi per il movimento e lo vorrei vedere così, inclusivo appunto.

Il Colorno questa estate non ha rinnovato i contratti di tanti giocatori perché non potevano dedicarsi al rugby a tempo pieno (così almeno hanno detto). Una scelta pesante, per gli atleti che non credo abbiano compensi principeschi.

Però se si parlati giocatori, prima di rispondere vorrei solo leggere questa cosa, chiara ed esplicita: "Il sistema è sbagliato perché è arrivato al professionismo Tizio invece di Caio". Nomi e cognomi dicendo chiaramente che Caio è meglio di Tizio. Se si è bravi si indicano anche i possibili responsabili: "Caio è stato scartato dal Centro di Formazione federale, dalla nazionale U18, dal club, dalla franchigia, ecc...ecc..."
Altrimenti è un buttare un sasso nello stagno

Io non ho mai capito questa mistica dell'andare all'estero per salire di livello. Noi abbiamo avuto una lunga serie di giocatori che sono andati a giocare in Francia ed Inghilterra, ed in squadre di primo piano. Non è che una volta lì hanno fatto un salto di categoria; al contrario: sono andati all'estero perché erano già di quella categoria (Parisse, Bortolami, Castrogiovanni, i Bergamasco, ecc. ecc.). E' stato più vero il contrario: all'estero alcuni si sono spenti senza un perché (Benvenuti) o per infortuni dai quali non si sono ripresi (Minozzi, Campagnaro). Fatemi qualche esempio di giocatore che, partito dall'Italia, ha fatto un salto di qualità decisivo e di cui si è giovata la Nazionale. Parisse era un fuoriclasse già alla Benetton e ben se ne accorse Kirwan che lo fece esordire giovanissimo. Lo Cicero, Castrogiovanni, Ongaro, Bortolami erano già avanti di qualità di livello internazionale. I Bergamauro addirittura hanno espresso il loro miglior contributo per la nazionale quando giocavano in Italia e la Francia un pò ha rovinato Bergamirco (non economicamente, è chiaro....). allora ditemi: Fuser? Furno? Venditti? Sarto? Canale? Chi è che è partito campione ed è tornato fuoriclasse?

Parisse e Castro, sicuramente.

Quando giocavo ragazzino attorno i 16 anni (pessimamente...), mi dissero che il mediano di mischia lo avevano già e che, se avessi voluto continuare, avrei dovuto cercarmi un'altra società.
Il 10 di quella squadra, ottimo prospetto selezionato per le nazionali di categoria, si lussò ripetutamente una spalla che fu plurioperta. Rivisto dopo molti anni, mi disse che fu sostanzialmente abbandonato a se stesso e che fare il piastrellista gli costava fatica e dolori al punto di non voler neanche più parlare di rugby.
State parlando di questo?

supermax ha scritto: 15 feb 2022, 16:58 Chi è che è partito campione ed è tornato fuoriclasse?

Per altri, bisognerebbe capire, dividere la domanda in due parti.
Chi è per te il "campione", Fuser? Furno? Venditti? Sarto? Canale?
Per questi vale la definizione di "partito campione"?

Fuser, scartato dal Benetton e dalla nazionale, è andato all'estero ed ha riacchiappato la nazionale. questo è già un effetto positivo, per esempio

Garry ha scritto: 15 feb 2022, 17:03 Parisse e Castro, sicuramente.

Non sono d'accordo. Parisse è stato preso a Parigi per quello che già era e non per quello che poteva diventare. Castrogiovanni era già un pilone dominante ed al primo anno al Leicester è stato nominato miglior giocatore della premiership (!). Le sue qualità erano le stesse dimostrate in 5 anni a Calvisano (sic) ed ampiamente dimostrate in nazionale se no dimostratemi che in 8 mesi in Inghilterra si è trasformato. A Leicester hanno preso un campione già fatto e finito.

Garry ha scritto: 15 feb 2022, 17:07
supermax ha scritto: 15 feb 2022, 16:58 Chi è che è partito campione ed è tornato fuoriclasse?
Per altri, bisognerebbe capire, dividere la domanda in due parti.
Chi è per te il "campione", Fuser? Furno? Venditti? Sarto? Canale?
Per questi vale la definizione di "partito campione"?

Fuser, scartato dal Benetton e dalla nazionale, è andato all'estero ed ha riacchiappato la nazionale. questo è già un effetto positivo, per esempio

Non ci siamo capiti. Qui molti scrivono che un prospetto interessante per fare il salto di qualità deve andare a giocare nei campionati "fighi". Io chiedo soltanto: chi è che lo ha fatto questo benedetto salto di qualità fra i nostri andati all'estero?

Su Castro ve Parisse non la penso così.
È chiaro che se sono diventati la loro prima scelta, erano già di quel livello. Però dopo sono diventati i migliori al mondo nel loro ruolo, o comunque fra i primissimi

Garry ha scritto: 15 feb 2022, 16:50 Il Colorno questa estate non ha rinnovato i contratti di tanti giocatori perché non potevano dedicarsi al rugby a tempo pieno (così almeno hanno detto). Una scelta pesante, per gli atleti che non credo abbiano compensi principeschi.

Però se si parlati giocatori, prima di rispondere vorrei solo leggere questa cosa, chiara ed esplicita: "Il sistema è sbagliato perché è arrivato al professionismo Tizio invece di Caio". Nomi e cognomi dicendo chiaramente che Caio è meglio di Tizio. Se si è bravi si indicano anche i possibili responsabili: "Caio è stato scartato dal Centro di Formazione federale, dalla nazionale U18, dal club, dalla franchigia, ecc...ecc..."
Altrimenti è un buttare un sasso nello stagno

Ti sei già risposto: il sistema è sbagliato perché non da a tutti le stesse possibilità. Le mie ragioni le ho scritte prima. Se invece tu sostieni di continuare a pescare dall’estero giocatori anche italiani perché hanno una formazione migliore ti sei già risposto per la seconda volta.

ruttobandito ha scritto: 15 feb 2022, 17:06 Quando giocavo ragazzino attorno i 16 anni (pessimamente...), mi dissero che il mediano di mischia lo avevano già e che, se avessi voluto continuare, avrei dovuto cercarmi un'altra società.
Il 10 di quella squadra, ottimo prospetto selezionato per le nazionali di categoria, si lussò ripetutamente una spalla che fu plurioperta. Rivisto dopo molti anni, mi disse che fu sostanzialmente abbandonato a se stesso e che fare il piastrellista gli costava fatica e dolori al punto di non voler neanche più parlare di rugby.
State parlando di questo?

Sull’abbandonati a se stessi sicuramente. Non è il primo e neppure l’ultimo. Se calcoli che questo poteva accadere anche in strutture come le Accademie hai chiuso il cerchio. Ma non si parla solo di quello.

Ovaleitalia ha scritto: 15 feb 2022, 17:33
Garry ha scritto: 15 feb 2022, 16:50 Il Colorno questa estate non ha rinnovato i contratti di tanti giocatori perché non potevano dedicarsi al rugby a tempo pieno (così almeno hanno detto). Una scelta pesante, per gli atleti che non credo abbiano compensi principeschi.

Però se si parlati giocatori, prima di rispondere vorrei solo leggere questa cosa, chiara ed esplicita: "Il sistema è sbagliato perché è arrivato al professionismo Tizio invece di Caio". Nomi e cognomi dicendo chiaramente che Caio è meglio di Tizio. Se si è bravi si indicano anche i possibili responsabili: "Caio è stato scartato dal Centro di Formazione federale, dalla nazionale U18, dal club, dalla franchigia, ecc...ecc..."
Altrimenti è un buttare un sasso nello stagno
Ti sei già risposto: il sistema è sbagliato perché non da a tutti le stesse possibilità. Le mie ragioni le ho scritte prima. Se invece tu sostieni di continuare a pescare dall’estero giocatori anche italiani perché hanno una formazione migliore ti sei già risposto per la seconda volta.

Ma è la vita che è così. Non dà a tutti le stesse possibilità.

Non mi sono risposto, perché non ho fatto domande

Garry ha scritto: 15 feb 2022, 17:38
Ovaleitalia ha scritto: 15 feb 2022, 17:33
Garry ha scritto: 15 feb 2022, 16:50 Il Colorno questa estate non ha rinnovato i contratti di tanti giocatori perché non potevano dedicarsi al rugby a tempo pieno (così almeno hanno detto). Una scelta pesante, per gli atleti che non credo abbiano compensi principeschi.

Però se si parlati giocatori, prima di rispondere vorrei solo leggere questa cosa, chiara ed esplicita: "Il sistema è sbagliato perché è arrivato al professionismo Tizio invece di Caio". Nomi e cognomi dicendo chiaramente che Caio è meglio di Tizio. Se si è bravi si indicano anche i possibili responsabili: "Caio è stato scartato dal Centro di Formazione federale, dalla nazionale U18, dal club, dalla franchigia, ecc...ecc..."
Altrimenti è un buttare un sasso nello stagno
Ti sei già risposto: il sistema è sbagliato perché non da a tutti le stesse possibilità. Le mie ragioni le ho scritte prima. Se invece tu sostieni di continuare a pescare dall’estero giocatori anche italiani perché hanno una formazione migliore ti sei già risposto per la seconda volta.
Ma è la vita che è così. Non dà a tutti le stesse possibilità.

Non mi sono risposto, perché non ho fatto domande

Ma finché è la vita a fare così posso dire che mi sta bene. Quando sono quelli golosi di Prosecco o Pizzoccheri a portarsi appresso gli scugnizzi dico no, non mi sta bene, o almeno non è corretto. Però scommetto che se devi cambiare le gomme prima di decidere, in autonomia, chiedi ad un amico in consiglio, o magari le compri dove le ha comprate lui. Immagina che l’amico sia il procuratore e il gommista la squadra. Parlo per analogie e come psicologo sono arrugginito dalla pensione. Però grosso modo è il mio pensiero. Il Capitano della Nazionale, Giovannelli, ci ha nel frattempo regalato una grande riflessione. Andate a vedere su FB.

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