Re: Inghilterra - Scozia II giornata 6N 2020
Inviato: 10 feb 2020, 9:59
C'è chi lo prenderebbe come un complimento...

C'è chi lo prenderebbe come un complimento...
Beh...
Tipo ? Intendo sul campo di rugby ovviamente.
Gli inglesi hanno questa fama di sapersi sentire a casa propria ovunque. Specie quando sono in casa d'altri.Garry ha scritto: 13 feb 2020, 9:13gli inglesi hanno oltrepassato una linea che non avrebbero dovuto superare invadendo il territorio di qualcun altro"
questo è veramente incredibile. Per anni e anni il termine odio è stato usato tranquillamente dagli scozzesi prima di ogni Scozia-Inghilterra e se qualcuno se ne lamentava arrivavano decine di puntualizzazioni del tipo "ma è metaforico !". A Carling una volta chiesero come si sentisse sapendo che "migliaia di scozzesi lo odiavano", e lui disse "niente di particolare, li odio anch'io". A quel punto il giornalista scozzese allibito gli disse "ma non puoi dire questo !", e Carling: "perchè no ? Loro possono e io no ?". E a quella domanda non rispondeva mai nessuno. Lo stesso con gli australiani. Se dovessimo raccogliere tutte le loro dichiarazioni in cui compare il termine"odio" per gli inglesi riempiremmo un'enciclopedia, e sempre la giustificazione era la stessa: è metaforico. Adesso che qualcuno gli risponde con gli stessi toni non va più bene. Ma dove avete vissuto finora ? Mai accorti di niente ?jpriv ha scritto: 13 feb 2020, 10:39 Ho letto un bell'articolo su PR, dove, senza giustificare i tifosi scozzesi, si critica pesantemente il fatto che gli inglesi (allenatore e giocatori) nella settimana precedente alla Calcutta abbiano utilizzato termini violenti (guerra, odio, ecc.), cui il loro allenatore è comunque avvezzo all'utilizzo, non tenendo conto che, nel momento storico attuale, basta pochissimo per accendere gli animi di tanta gente. Mi sembra un commento estremamente appropriato.
Questo commento è cosi ironicamente vero che, chi è stato in grado di scriverlo su un giornale, non su un testo universitario, mostra cosa può essere considerato giornalismo e la differenza da quello d'accatto, diffuso alle nostre latitudiniGarry ha scritto: 13 feb 2020, 9:13 Un piccolo OT a proposito di Inghilterra.
Nel loro ultimo confronto con gli All Blacks, quando davanti alla haka si erano disposti a "V" avanzando oltre la metà campo.
Commento comparso su The Guardian: "Niente di strano, entrambe le squadre hanno mostrato qualcosa che la popolazione dei loro Paesi ha fatto per secoli. Gli All Blacks hanno fatto la haka, e gli inglesi hanno oltrepassato una linea che non avrebbero dovuto superare invadendo il territorio di qualcun altro"
![]()
Il giornalismo serio, di qualsiasi parte del mondo, offre multipli esempi di questo tipo. Peraltro si tratta di un sito/giornale britannico, non inglese.jpriv ha scritto: 14 feb 2020, 10:01La cosa bella, secondo me, è che su un sito inglese si critichi come non appropriato il comportamento dell'allenatore e dei giocatori della squadra inglese. Al pari dell'esempio fatto da jentu, mi pare che il saper criticare anche la propria parte, quando sbaglia, sia una cosa estremamente positiva.
Va detto che non risulta gli scozzesi abbiano mai aggredito militarmente l'inghilterra e l'abbiano messa sotto occupazione militare, occupazione che si protrae anche oggi. Questo non scusa nessun atteggiamento incivile e il solo termine odio mi dà il voltastomaco. Ma se gli scozzesi hanno qualche motivo di risentimento verso i loro invasori ed oppressori un motivo ci sarà, mentre gli inlgesi non hanno proprio nulla da rivendicare.bobrock ha scritto: 14 feb 2020, 8:43questo è veramente incredibile. Per anni e anni il termine odio è stato usato tranquillamente dagli scozzesi prima di ogni Scozia-Inghilterra e se qualcuno se ne lamentava arrivavano decine di puntualizzazioni del tipo "ma è metaforico !". A Carling una volta chiesero come si sentisse sapendo che "migliaia di scozzesi lo odiavano", e lui disse "niente di particolare, li odio anch'io". A quel punto il giornalista scozzese allibito gli disse "ma non puoi dire questo !", e Carling: "perchè no ? Loro possono e io no ?". E a quella domanda non rispondeva mai nessuno. Lo stesso con gli australiani. Se dovessimo raccogliere tutte le loro dichiarazioni in cui compare il termine"odio" per gli inglesi riempiremmo un'enciclopedia, e sempre la giustificazione era la stessa: è metaforico. Adesso che qualcuno gli risponde con gli stessi toni non va più bene. Ma dove avete vissuto finora ? Mai accorti di niente ?