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alibaba ha scritto: 10 feb 2025, 12:00

loverthetop_86 ha scritto: 10 feb 2025, 8:39 ... almeno un paio dei nostri non aveva la giusta attitudine (Rizzoli e Lamb su tutti)...

Sono solo io ad essere preoccupato anche della prestazione di Riccioni? ...

Dal campo si vedeva chiaramente il mismatch. Quando è entrato Marco, in curva Sud, ero io quello che gridava a squarciagola 'DAJE RICCIO!', ma davvero, sembravano tutti sottotono. E non è da loro: che sia il piano di gioco difficile da capire?

Invece sul tema Allan sì, Allan no: Tommy è una benedizione anche quando non è mister 100%, ma un'Italia così poco entusiasmante, considerato il materiale a disposizione, mi lascia perplesso.

Dite quello che volete ma con la Francia, se il tempo sarà buono, vedremo un'altra Italia e una diversa impostazione di gioco. Finora le serie di test match con Quesada hanno avuto la caratteristica comune di una squadra in crescendo. La netta favorita sarà la Francia ma credo ci sarà partita

Ecco le foto di Italia vs Galles:
https://flic.kr/s/aHBqjC26jF
Buona visione!

supermax ha scritto: 10 feb 2025, 19:43 Dite quello che volete ma con la Francia, se il tempo sarà buono, vedremo un'altra Italia e una diversa impostazione di gioco. Finora le serie di test match con Quesada hanno avuto la caratteristica comune di una squadra in crescendo. La netta favorita sarà la Francia ma credo ci sarà partita

Speriamo anche perché usare uno come Garbisi come il pollard dei poveri e dare a Menoncello e brex meno di cinque a palloni a partita non so dove ci possa portare contro le prossime tre

Se sentite l'intervista a Quesada e a Lamaro si capisce bene che il gameplan è cambiato praticamente la notte prima del match. Il piano tattico originale era molto più offensivo, ma era praticabile con condizioni atmosferiche migliori e non con quel tipo di precipitazione (non previsto il giorno prima). Se è vero quanto detto - e non ho grossi motivi per dubitare - secondo me contro la Francia giocheremo in modo molto diverso.

Su Rizzoli: sembra che nel raggruppamento precedente la sua prima mischia abbia preso un colpo pesante al volto, tanto da fargli fare ampi gesti del tipo "non vedo bene". La cosa potrebbe averlo destabilizzato, ma non abbiamo la riprova.

supermax ha scritto: 10 feb 2025, 19:43 Dite quello che volete ma con la Francia, se il tempo sarà buono, vedremo un'altra Italia e una diversa impostazione di gioco. Finora le serie di test match con Quesada hanno avuto la caratteristica comune di una squadra in crescendo. La netta favorita sarà la Francia ma credo ci sarà partita

Lo penso anch'io, anche se mentre col Galles dipendeva quasi esclusivamente da noi (strano a dirsi), con la Francia l'andamento della partita sarà determinato soprattutto da come i Galletti affronteranno la partita. La sconfitta di Twickenham non gioca a nostro favore perche i francesi devono vincere e vincere bene con noi per giocarsela poi a Dublino...
Sarà indispensabile mettere subito qualche tarlo nelle teste di Dupont & Co. e sperare che, come a volte gli accade, vadano fuori giri da soli... in fondo anche l'anno scorso, in mezzo a molti meriti dei Quesada boys, si sono discretamente messi nei guai da soli .

loverthetop_86 ha scritto: 11 feb 2025, 7:48 Se sentite l'intervista a Quesada e a Lamaro si capisce bene che il gameplan è cambiato praticamente la notte prima del match. Il piano tattico originale era molto più offensivo, ma era praticabile con condizioni atmosferiche migliori e non con quel tipo di precipitazione (non previsto il giorno prima). Se è vero quanto detto - e non ho grossi motivi per dubitare - secondo me contro la Francia giocheremo in modo molto diverso.

Finalmente un condottiero degno di questo nome che non ha paura di cambiare tutto la notte prima del match. Grande El Que!! E bravi i ragazzi!!

Però, vedere esonerato un CT come Gatland non avrei mai pensato di doverlo vedere...
https://www.gazzetta.it/Rugby/6-nazioni ... lles.shtml
https://www.onrugby.it/2025/02/11/uffic ... n-gatland/

lasciali nel loro brodo. ne vengono fuori e poi ci ungono.

pensiamo ai grandi piani di gioco contro le Francia: del tipo, vedremo un gioco diverso. e te credo se non scravassa a Roma il gioco è diverso. ovunque è diverso. perchè poi abbiamo questa usma sbaeonera di vedere il gioco diverso? incomprensibile sta moda che abbiamo ultimamente. il regbi è un gioco profondamente diverso dal calcio o dal basket. in più la scuola di gioco in auge è quella sudafricana, quella che vince le partite in modo scomodo, puntiglioso, a tratti unico nei gesti regbistici specifici, di un punto, a un secondo dalla fine. con l'ala che fa la carica al trasformatore facendolo sbagliare! questo è il gioco!

tonione ha scritto: 11 feb 2025, 22:20 lasciali nel loro brodo. ne vengono fuori e poi ci ungono.

pensiamo ai grandi piani di gioco contro le Francia: del tipo, vedremo un gioco diverso. e te credo se non scravassa a Roma il gioco è diverso. ovunque è diverso. perchè poi abbiamo questa usma sbaeonera di vedere il gioco diverso? incomprensibile sta moda che abbiamo ultimamente. il regbi è un gioco profondamente diverso dal calcio o dal basket. in più la scuola di gioco in auge è quella sudafricana, quella che vince le partite in modo scomodo, puntiglioso, a tratti unico nei gesti regbistici specifici, di un punto, a un secondo dalla fine. con l'ala che fa la carica al trasformatore facendolo sbagliare! questo è il gioco!

Esatto!

Guarda, io sono d'accordo con te se non che noi non abbiamo i mezzi, né fisici né tecnici, per giocare come il Sudafrica. Credo che se un argentino (non un francese) come Quesada ci fa giocare in un certo modo è perché è il più adatto ai nostri attuali mezzi, non perché vuole divertirci...

Quesada vuole trasformarci in una squadra consapevole della propria forza e dei propri limiti, facendoci ragionare.
Non è una cosa semplice, non arriva in automatico.
Contro la Scozia lo abbiamo fatto per lunghi tratti dopo le difficoltà iniziali, ma dopo aver ripreso la partita siamo caduti nei vecchi difetti vanificando tutta la fatica fatta per tornare in parità.
Contro il Galles siamo stati più diligenti fino a dieci minuti dal termine, quando abbiamo iniziato colpevolmente a perdere attenzione.
L'obiettivo sarà raggiunto quando ragioneremo per 80 minuti, in modo da essere sempre competitivi con tutte le avversarie del VI Nazioni

applicare una mentalità da rassie erasmus vuol dire eccitare la debolezze dell'avversario, ovunque siano. non vuol dire divertire. nello sport, in tutto lo sport, anche amatoriale, si hanno in mente le vittorie, anche piccole, i confronti da cui, in qualche modo, si è usciti vincenti. non le cose ridicole ed infantili come il concetto di gioco di movimento. cose che Franco Smith definiva più di quindici anni fa come naif.

il naif non esiste. è una balla per sbrodolare i concetti del nostro sport, invero assai poco propenso alla medietà estetica, il regbi è durezza innanzitutto. se non reggi gli scontri sei finito. vedere la luce in fondo, vederla riflessa da qualche parte, da qualche dolorosa parte, nella pioggia scrosciante, in un ovale che alliscia la pioggia in mezzo i pali.

abbiamo trovato, con la Scozia, il modo di piazzare il piazzabile. con il galles abbiamo visto che non può essere solo così, perchè i calciatori sbagliano, solo per questo. anche il sud africa lo sa. eppure è la cosa migliore da fare. per il sud africa, in certi momenti, e per noi oggi.

calcia e caccia, un piano di gioco semplice a dirsi e difficile a farsi in senso dominante. poi, se vincente in questo scontro, piazzi da quaranta metri. e tutto ciò non basterebbe, ci vorrebbero i giochini naif, allora stiamo bene. mabafancule.

Sono d'accordo, mi viene in mente quello che diceva Berbizier tanti anni fa sul rugby francese. Che gli anglosassoni avevano per anni sbrodolato chiamandolo rugby champagne, in maniera ostentata, perché i francesi continuassero a giocare nella stessa maniera, quasi scriteriata. Per poi punirli con il cinismo britannico salvo poi sorridere a fine partita e dire "good game".

Sono discorsi un po così, più che di semplice o complesso, io parlerei più di strutturato o esageratamente strutturato.
Ho avuto modo di vedere alcuni playbook di nazionali di alto livello, un esempio su tutti, il Giappone di Jones, adottavano un malloppone di più di 100 pagine dove erano descritte per filo e per segno tutti i movimenti e le giocate che dovevano fare, fase per fase, in funzione delle varie situazioni di gioco. Di conseguenza l avversario oggi ha tutti gli strumenti per rispondere con contromosse puntuali.
Allora la bravura o la semplicità/complessità di una squadra da dove si vede? Sicuramente dalla capacità di una squadra che ha di rimanere o rientrare nel sistema; ma anche, e soprattutto, la capacità che ha una squadra in una situazione imprevista, tipo un vantaggio o una transazione, di rientrare subito nei principi del gioco mantenendo però il vantaggio territoriale o lo squilibrio tra attacco e difesa che si è creato..
Il "brutto" del rugby oggi quindi può essere considerato che tutto quello che noi vediamo in campo, nel 70% dei casi è preimpostato e organizzato, per cui poco di quello che vediamo può definirsi casuale...il bello ormai è relegato nell imprevisto che può succedere a partita in corso, o può anche considerarsi bello il fatto che 30 energumeni si spostino in mezzo al campo in maniera ordinata e composta...però poi si ricade nel campo delle soggettività, e quello che uno considera bello, per l altro può essere brutto.
Un parametro che mette tutti d accordo a questo punto è l efficacia, che non tiene conto sempre dei canoni estetici ma punta tutto sull obiettivo finale...allora si può dire che l Italia di sabato è stata cinica ed efficace, mente il sud Africa può considerarsi efficace fino all oppressione dell avversario.