Inviato: 23 feb 2005, 13:44
Bravo Marcofk, ottimo argomento.
<BR>Vorrei fare due punti.
<BR>
<BR>Placcaggi alti e placcaggi bassi. La moda di andare alti viene dal rugby a 13, dato che a) si puo\' fermare l\'avversario, e forse anche mandarlo indietro, quindi la linea di vantaggio non viene superata. Due o tre placcaggi cosi\' e l\'attacco viene forzato indietro o lateralmete. Cosa che putroppo succede ai nostri. E b) e\' anche una maniera di impedire al pallone di essere passato dato che il placcaggio colpisce braccia, petto e stomaco.
<BR>
<BR>Il porblema del placcaggio basso e\' che giocatori come D\'Arcy sono abilissimi a passare mentre sono placcati, creando un bel buco nella difesa. La nazionale inglese si e\' allenata con i Leeds Rhinos (campioni di 13) appunto per imparare a passare meglio mentre si e\' placcati alti.
<BR>
<BR>Senza la forza, il peso e la tecnica, il placcaggio alto e quasi impossibile da eseguire. Dominici, piccolino come e\', e\' un gran placcatore, ma del tipo basso. Se i nostri tre quarti non hanno il fisico, devono placcare basso.
<BR>
<BR>Anch\'io ho allenato, in Inghilterra, mini rugby per finire con U16. Quando ho fatto il corso e ci hanno \'insegnato\' a placcare hanno usato un sistema molto basilare ma efficace. Un ragazzo sta in ginocchio per terra e aspetta che l\'avversario gli cammini \'addosso\'. Il placcatore, sempre in ginocchio metta la testa dalla parte giusta, abbraccia le gambe dell\'avversario, e usando la spinta/inerzia di quello che cammina/corre, lo fa cadere oltra la spalla opposta a dove ha messo la testa.
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<BR>Il vantaggio (spero di essermi spiegato) e\' che si impara la tecnica a passo d\'uomo, si abituano i ragazzi al contatto fisico (anche, ginocchia ecc fanno male) e al feeling di qualcuno che di cade addosso ma non ti fa (troppo) male.
<BR>
<BR>Da li si progrediva alle varie altre tecniche, ma come inizio, almeno nell mia esperienza, anche i bambini piu\' esili imparavano e usavano la tecnica corretta nelle partitelle.
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<BR>Stoica e Masi dovrebbero farsi valere con i placcaggi, si alti che bassi.
<BR>Vorrei fare due punti.
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<BR>Placcaggi alti e placcaggi bassi. La moda di andare alti viene dal rugby a 13, dato che a) si puo\' fermare l\'avversario, e forse anche mandarlo indietro, quindi la linea di vantaggio non viene superata. Due o tre placcaggi cosi\' e l\'attacco viene forzato indietro o lateralmete. Cosa che putroppo succede ai nostri. E b) e\' anche una maniera di impedire al pallone di essere passato dato che il placcaggio colpisce braccia, petto e stomaco.
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<BR>Il porblema del placcaggio basso e\' che giocatori come D\'Arcy sono abilissimi a passare mentre sono placcati, creando un bel buco nella difesa. La nazionale inglese si e\' allenata con i Leeds Rhinos (campioni di 13) appunto per imparare a passare meglio mentre si e\' placcati alti.
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<BR>Senza la forza, il peso e la tecnica, il placcaggio alto e quasi impossibile da eseguire. Dominici, piccolino come e\', e\' un gran placcatore, ma del tipo basso. Se i nostri tre quarti non hanno il fisico, devono placcare basso.
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<BR>Anch\'io ho allenato, in Inghilterra, mini rugby per finire con U16. Quando ho fatto il corso e ci hanno \'insegnato\' a placcare hanno usato un sistema molto basilare ma efficace. Un ragazzo sta in ginocchio per terra e aspetta che l\'avversario gli cammini \'addosso\'. Il placcatore, sempre in ginocchio metta la testa dalla parte giusta, abbraccia le gambe dell\'avversario, e usando la spinta/inerzia di quello che cammina/corre, lo fa cadere oltra la spalla opposta a dove ha messo la testa.
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<BR>Il vantaggio (spero di essermi spiegato) e\' che si impara la tecnica a passo d\'uomo, si abituano i ragazzi al contatto fisico (anche, ginocchia ecc fanno male) e al feeling di qualcuno che di cade addosso ma non ti fa (troppo) male.
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<BR>Da li si progrediva alle varie altre tecniche, ma come inizio, almeno nell mia esperienza, anche i bambini piu\' esili imparavano e usavano la tecnica corretta nelle partitelle.
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<BR>Stoica e Masi dovrebbero farsi valere con i placcaggi, si alti che bassi.