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Diciamo che un ridimensionamento economico renderebbe più competitive le realtà meno forti.

Ma a quel punto quale sarebbe l'ingaggio medio di un giocatore?
Alla WRU converrebbe forse uscire dall'URC e provare ad entrare (con franchigie o società) nel campionato inglese?

Il fatto é che devono decidersi presto e velocemente su cosa fare. Ma quali opzioni sul tavolo?

Restare come ora e spostare una decisione piú drastica tirando nel frattempo a campare con le Regioni: probabilitá 99%, correttezza della decisione 0%

Ridurre il numero delle franchigie per essere piú competitivi: probabilitá 0.5%, correttezza della decisione 70%

Sfanculare lo URC e provare ad entrare in un campionato Anglogallese: probabilitá 0.2%, correttezza della decisione 5%

Sfanculare completamente le attuale regioni e ripartire con nuovoe franchigie a totale controllo federale ridisegnandosi in maniera simile all'Irlanda: probabilitá 0.2%, correttezza della decisione 20%

Sfanculare tutto e tutti ripartendo totalmente da un campionato domestico: probabilitá 0.1%, correttezza della decisione 5%
 
Credo che le somme individuali probabilitá e correttezza delle dacisione faccia 100% per ciascuna.

Altre opzioni non le vedo, comunque sono convinto che proveranno a tirare avanti in qualche maniera come al momento, spostando la decisione ad altro momento, sbalgiando completamente.

il galles a differenza magari dall inghilterra, ha una buona fetta di studenti che non sempre continuano a studiare nei college, per cui autonomamente escono dal sistema rugby/scolastico..però se negli anni, così come in Italia, hai spinto tanto sulla celtic ed abbandonato il sistema nazionale, oggi è difficile che ti ritroverai un nuovo Liam Williams che mentre montava ponteggi di giorno la sera si andava ad allenare a Bridgend..infatti basta vedere i risultati dei feeder club più grossi legati alle franchigie, Swansea e LLanelli, sono anni che stanno nei bassifondi, addirittura Llanelli rischia la retrocessione.
Invece i giovani che continuano gli studi, vengono sempre cercati e presi dai college o dalle università delle vicine città inglesi con finte borse di studio che sono poi l anticamera di una sorta di professionismo, motivo per cui sempre più giovani escono dal sistema di formazione gallese…Le franchigie hanno le loro responsabilità perchè sono state sempre a chiedere soldi alla wru e fargli guerra, ma è anche vero che tutto il sistema rugby gallese avrebbe bisogno di un profondo rinnovamento..
Quanti sono gli allenatori gallesi che oggi possono considerari dei top mondiali? e gli arbitri?

Butterei un occhio anche ai giovani gallesi che stanno emigrando in USA nei vari college

Ian hai pienamente ragione il punto è che oggi cone prima cosa devono risolvere un problema immediato per non trovarsi che tutto il rugby pro salti per aria.
E lo devono fare wru e regioni insieme mettendo da parte rancori, antipatie ecc.

Serve una soluzione per l’immediato na solida in maniera poi da poter lavorare con calma ad un progetto di piú ampio respiro. Oggi non sanno cosa succede tra 6 mesi figuriamoci tra 2 anni.

Ecco questa opzione non l'avevo prevista ma é un belm po' da fantarugby in linea teorica, ma alla pratica sembrerebbe possibile.

https://www.walesonline.co.uk/sport/rug ... u-26249690

Onestamente la capisco poco come opzione per la WRU, cioé tagli/fondi una franchigia per "subappaltare" la licenza ad un club inglese privato? Ok ma se é privato e ti paga la licenza (presumo) accetta un qualche vincolo sull'utilizzo di giocatori gallesi? Mi sembra una cosa un po' assurda.

Per lo URC portarsi un club come gli Ealing Trailfinders vale la pena? Hai appena preso dentro le franchigie Sud Africana alzando di parecchio il livello della competizione, portarsi un club come gli Ealing va nella direzione dell'innalzamento della competizione o si rischia di avere un altro club da bassifondi della classifica? Capisco che per lo URC potrebbe essere un cavallo di Troia per allettare magari altri club inglesi del Championship ma non so mi lascia perplesso, io sarei per ridurre le squadre ed innalzare ulteriormente il livello.

Altro aspetto interessante, questa mossa potrebbe aprire lo scenario delle Union che appaltano licenze a privati in Inghilterra, da un paio di stagioni si sentono voci che gli irlandesi potrebbero provare ad avere una quinta franchigia per dare piú spazio ai giocatori che il sistema sforna, potrebbero seguire questa strada chiedendo una licenza in piú e piazzando una squadra a Londra dove come bacino di pubblico dubito avrebbero problemi a riempire uno stadio?

Potrebbero lasciare 4 franchigie sostituendone una con la resurrezione dei London Welsh (magari rinominando gli Ealing Trailfinders) che sarebbero privati e basati a Londra.

stmod ha scritto: 16 feb 2023, 9:52 Potrebbero lasciare 4 franchigie sostituendone una con la resurrezione dei London Welsh (magari rinominando gli Ealing Trailfinders) che sarebbero privati e basati a Londra.

è da un bel po' di tempo che sta cosa di Ealing/London Welsh mi sembra sia sottotraccia no?

quaros ha scritto: 15 feb 2023, 17:07 Butterei un occhio anche ai giovani gallesi che stanno emigrando in USA nei vari college

Ma con borse di studio sportive? Che sport vanno a fare?

Porcate su porcate, in primis gli inglesi a bloccare le promozioni. A seguire i gallesi se fanno entrare Ealing, non é un club di scappati di casa, anzi. Il proprietario é un milionario e sta investendo tanto...
Cmq, ma I soldi di CVC, sono finiti così in fretta? Hanno coperto i buchi provocati dal xovid?

Lo so che non è bello quello che scrivo ma come si fa a resistere?
Forse finalmente si torna al 5 Nazioni come molti (principalmente tra Inghilterra e Galles) auspicavano

Ian assolutamente gli Ealing Trialfinders non sono un club di scappati di casa, e nessuno dice questo ma che la proprietá sia disposta a spendere milioni su milioni in questa congiuntura economica resta tutto da verificare, anche perché lo stadio é quello che é quindi la capacitá di almeno andare in pari é duretta. Solitamente chi é milionario sta molto attento a come li spende i soldi, non li butta dalla finestra anche perché se no faticherebbe a restare milionario
 
Poi ci sarebbe il discorso tu WRU mi subappalti la tua licenza, immagino la tua idea sia cercare di tenere un gruppo di giocatori gallesi nella squadra, io privato milionario dovrei accettarlo e pagarli? A meno che tu non mi subappalti la licenza solo per liberarti degli obblighi finanziari e te ne freghi di che fine fanno i giocatori nella Regione che salta.

stmod ha scritto: 16 feb 2023, 9:52 Potrebbero lasciare 4 franchigie sostituendone una con la resurrezione dei London Welsh (magari rinominando gli Ealing Trailfinders) che sarebbero privati e basati a Londra.

Gli Ealing, dove gioca, molto bene tralaltro, il nostro Carlo Tizzano....

Man of the moment ha scritto: 16 feb 2023, 11:30

quaros ha scritto: 15 feb 2023, 17:07 Butterei un occhio anche ai giovani gallesi che stanno emigrando in USA nei vari college

Ma con borse di studio sportive? Che sport vanno a fare?

Rugby

Ho letto sta roba su -Momenti di Sport-, secondo voi è attendibile? Io non ci credo, ad ogni partita del Millenium in casa fanno 5-6 milioni puliti, hanno molta piú audience di noi... noi siamo piú poveri

La situazione del rugby gallese è drammatica.
Non si possono usare altre parole quando a causa della mancanza di fondi i giocatori della Nazionale non vengono nemmeno pagati. C'è chi prende antidepressivi perché fatica a pagare il mutuo, c'è chi ha dovuto cambiare casa perché non riusciva a pagare le bollette, c'è addirittura chi è dovuto tornare a vivere dai genitori.

Sembra impossibile, ma stiamo parlando di atleti professionisti. Atleti che, in molti casi, stanno vivendo una situazione problematica anche nei loro club, rappresentati da franchigie finanziate dalla federazione stessa.

Nel breve termine, il rischio è quello di vedere i giocatori scioperare in occasione della prossima partita del 6 Nazioni, in programma contro l'Inghilterra tra 10 giorni. Un timore che non è nulla in confronto allo sconforto che si prova nel vedere una dei movimenti più solidi a livello mondiale sprofondare sotto una marea di debiti.