oldprussians ha scritto:Ragazzi troppi negativi
Secondo me COS e staff stanno facendo in buon lavoro.
Certe scelte sembrano strane.
Ma COS dice che it talento c'è e i sistemi zone adesso messi
Lui dice che non sta qui per lui or per i soldi me per il bene del rugby italiano.
Io lo credo
Credo che COS stia lavorando bene sul sistema, e che tutto sommato selezioni i migliori italiani oggi disponibili.
Qualche volta ho dei dubbi sulle scelte tattiche, ma obiettivamente credo che pochi giocatori italiani sappiano leggere anche la situazione contingente sul campo e mantengano la lucidità sino in fondo.
Secondo me l'Italia non è ancora in grado di predisporre ed attuare, a seconda delle situazioni, un piano A, un piano B e magari anche un piano C.
Faccio un esempio della mancanza di lucidità: la pur bella meta di Padovani.
Le ali delle altre squadre del SN avrebbero corso verso i pali, e non leggermente ad allargare. Si sono persi 3-5 metri di angolo che potevano fare la differenza sulla trasformazione. Secondo me l'orgasmo di intravvedere il bersaglio grosso ha fatto appunto perdere la lucidità e la cattiveria di "punire" l'avversario sino in fondo.
PS. E' vero: ho dimenticato Polledri. Purtroppo le terze linee nel rugby di oggi sono però giocatori ad alto livello di usura, perché devono fare tutto (soprattutto nelle squadre dell'emisfero nord, mentre mi sembra che in quelle dell'emisfero sud si cerchi di suddividere un po' di più certi lavori su tutti ed otto i giocatori della mischia): placcare possibilmente in avanzamento, pulire i raggruppamenti, sostenere, catturare i calci degli avversari, fare i ball carrier, alzare/saltare in touch, spingere nelle mischie e nelle maul...
Polledri è forte, Negri quasi altrettanto, Steyn è molto concreto, ma nessuno di loro ha ancora un impatto sulla partita come il Parisse di una decina d'anni fa, o Warburton, tanto per citare i primi due che mi vengono in mente.
Credo che carriere lunghe come quella di Parisse o di Picamoles o di Dusautoir saranno sempre più rare, se non si cambieranno alcune regole (o il numero di incontri per stagione) per tutelare di più i giocatori.
Quindi bene Polledri ma, se fosse per esempio nella nazionale inglese, giocherebbe titolare forse un paio d'annate, per poi essere sostituito da un giovane più fresco ed esplosivo.