
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Moderatore: Emy77
in bocca al lupoBilloKenobi ha scritto:io invece ripasserò quando ne avrò una da raccontarequello di quest'anno era il mio primo campionato, che ho praticamente finito alla terza giornata (seconda partita, per me) dopo essermi rotto il perone
niente meta per ora
in bocca al lupoBilloKenobi ha scritto:io invece ripasserò quando ne avrò una da raccontarequello di quest'anno era il mio primo campionato, che ho praticamente finito alla terza giornata (seconda partita, per me) dopo essermi rotto il perone
niente meta per ora
mi sa che quello che se la prenderà sarà radagast, gli hai dato dell'arbitrodjlara ha scritto:Radagast? Sorry.. Ramarbitr..![]()
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anch'io ho cacciato un urlo liberatoriodjlara ha scritto:La vuoi, fortissimamente.
Come se tutta la tua volontà potesse convergere in un attimo in quel pezzo di terreno in cui schiacci l'ovale.
Il passaggio arriva da sinistra, e nel momento in cui quel regalo mi si incolla sulle mani comincio a correre.
Corro senza pensare: l'unico pensiero è quello immediato che si rende necessario per la continuità di quella corsa folle.
Scarta a sinistra, quella mano ti può arrivare addosso.
Un braccio intorno alla vita, non mi importa nulla: con la testa sono già oltre la linea.
Strappo, e mi butto in avanti: potrei avere un macigno appeso alle spalle, in quel momento, e mi butterei avanti lo stesso.
Con lo stesso slancio.
Radagast fischia.
Mi giro.
Vedo le braccia alzate delle mie amiche, delle mie compagne, delle mie sorelle.
E urlo, anche se non ho più fiato: un urlo lungo, forte, liberatorio.
Un urlo che non sento neanche.