RobertoD ha scritto:Non credo affatto che il giocatore di rugby si senta inferiore al giocatore di calcio, ma tutt'altro.ellis ha scritto:Sono completamente in disaccordo con te, Joe.joe ha scritto:Uno storico diceva "quando la storia si ripete è una farsa". Bel gesto, chiaro, ma tolto dal proprio terreno di cultura perde di significato. Io nel calcio ho smesso di credere da gran tempo. Le condizioni particolari della gara -la recente scomparsa della povera sig.ra Prandelli e quanto successo recentemente con l'uccisione di Gabriele Sandri- hanno contribuito a creare qualcosa di positivo. Speriamo che duri. Credo che cmq la strada da fare sia ancora lunga. Già il fatto che debba chiedere autorizzazione per salutare e rendere omaggio agli avversari è... ASSURDA! BRAVI I GIOCATORI. MA IL RUGBY E' UN'ALTRA COSA!!!! I giornalisti che confondono un corridoio con il terzo tempo, poi, la dice lunga sulla mancanza di cultura sportiva generale italiana.
Innanzitutto non esiste un terreno di cultura specifico per una cosa: tutto può diventarlo perchè la cultura è una cosa interattiva, fluttuante, che si modifica; certo, poi dal dire al fare c'è di mezzo il mare, che la cosa ottenga lo scopo prefisso è tutto ancora da verificare; però l'inizio è incoraggiante.
L'autorizzazione nel calcio va chiesta per ogni cosa che si fa, è una regola imposta dalla Federazione, in accordo con le Questure; infatti, qualsiasi iniziativa che una società vuol intraprendere deve essere vagliata dalla Commissione specifica: prima cosa per motivi di sicurezza e poi per motivi di regolarità varie, da quella fiscale a quella sportiva; volenti o nolenti è un mondo che muove centinaia di migliaia di persone e milioni e milioni di Euro di interessi; niente, per la sicurezza e le regole, può esser lasciato al caso; però, il fatto stesso che la Fiorentina l'abbia fatto ugualmente, pur con l'autorizzazione negata, è un buon segno.
I giornalisti di calcio non sono tenuti a sapere (almeno fino ad oggi) con esattezza cosa si intende per terzo tempo: per loro è stata una novità, è già tanto che sapessero l'idea di base, il concetto per cui con terzo tempo si intende qualcosa di conviviale e di amichevole tra avversari al termine della partita.
O pensi che Raimondi e MUnari sappiano quanta percentuale di idrocarburi liberi si può mettere nella benzina delle macchine di Formula Uno ?????????
Ragazzi, fino a che non ci toglieremo di dosso il complesso di inferiorità nei confronti del calcio, saremo sempre limitati.
Non a caso si è predicato il dilettantuismo fino a quando si è potuto.
Le tradizioni e i valori del rugby si posano su decenni e decenni di partite, dove la partita è una battaglia fisica, una lotta, e dove alla fine si rende onore all'avversario come da più antica tradizione guerriera, una sorta di onore delle armi.
Quindi il fatto che FIGC rende obbligatorio il corridoio a fine partita rifacendosi in tal senso ai valori del rugby mi fa semplicemente ridere.
Beh, io la penso in maniera diametralmente opposta a te e provo a spiegare perchè.
Innanzitutto il complesso di inferiorità è una cosa sottilissima, che spesso viaggia parallelo al complesso di superiorità...sempre di complesso si parla, anzi di doppio complesso...
Il dilettantismo nel rugby non lo si è predicato, lo si è subito: appena c'è stata la possibilità di guadagnare due lilleri, nessuno lo ha più predicato....almeno tra quelli capaci di andarli a guadagnare due lilleri....per gli altri che dire ?....niente per quelli che, molto sportivamente e realisticamente lo hanno capito...per gli altri, beh c'è sempre il modo di leggersi una famosa novelluccia di Fedro......
Guarda che anche nel rugby il saluto è reso obbligatorio dal regolamento !!!! Riguardo al corridoio non saprei ma anche se non lo fosse c'è sempre il saluto che appunto rende simili le situazioni tra i due sport.....