totorugby ha scritto:Sue mette a nudo il nuovo Asti « Siamo pochi, mancano rincalzi»
ENRICO CAPELLO
PROBLEMI di rosa corta per l’Asti di serie B, che domenica ha chiuso a Lungotanaro, un ritiro di cinque giorni in cui si è svolta la fase più intensa della preparazione. A fronte degli ingaggi degli avanti di serie A Narcisi dal Recco e Santos dal Colorno, del trequarti Cuomo dall’Amatori Milano di serie B e del 1ª linea nigeriano Goodwin, il tecnico Regan Sue deve incassare le partenze dei trequarti Cainzo, passato all’Alessandria, e Monacò,
pure lui vicino ai mandrogni; dell’avanti Di Maggio andato al Reggio Emilia di serie A; del ritiro dell’ala Ferroni, oltre alla diaspora di molti elementi della vecchia guardia - Matteo Binello, Epifani, Pasquetti, Ghia, Casanova - fondatori dei Senatori Rugby Asti. «Siamo solo 27 - spiega il tecnico maori - e la società sta trattando con alcuni atleti piemontesi di serie C per allungare la panchina. Siamo coperti in qualità e quantità in mischia, mentre sui trequarti abbiamo giocatori di categoria superiore come D’Angelo e Pinna ma non sufficienti rincalzi. Dovrò gestire allenamenti e partite col turnover e, in caso di infortuni, provare tattiche di gioco differenti in base alla gente disponibile. Il gruppo è, però, unito e determinato; ha fame di vittorie e darà tutto nella lotta playoff. Spiace per l’addio dei senatori, ma loro scelta è stata dettata dal poco tempo da dedicare agli allenamenti, tranne un paio che non condividevano il mio metodo di lavoro, e va rispettata, con l’auspicio che più avanti ci possa essere un loro rientro». Fissate tre amichevoli; due a Lungotanaro contro XV di serie A - il 14 settembre coi Lyons Piacenza e il 22 col Brescia - e un’altra il 26 in casa del Settimo di serie C.
Notizia che ho letto in altro post ma che dovrebbe essere in questo.
A voi i commenti...
Discorso Senatori: rispettabili le motivazioni, i ragazzi della secessione sono diventati praticamente tutti papà nel giro di un anno e chi come me ha prole sa che la nascita di un figlio rappresenta l'inizio di una vita nuova, con nuove priorità.
I ragazzi sono tutti parte del gruppo storico al quale il rugby astigiano deve molto, quindi in bocca al lupo per la nuova avventura in serie C e soprattutto per la vita da papà.
Discutibile, secondo me, la tempistica: se la separazione fosse avvenuta a fine stagione l'Asti avrebbe organizzato il mercato in maniera completamente diversa assecondando quanto possibile le necessità di Regan Sue; fare una squadra ad un mese e mezzo dall'inizio del campionato è praticamente impossibile.
Bella gatta da pelare.
Discorso Cainzo: non conosco le motivazioni del divorzio, avevo incontrato Jeremia a fine luglio e mi aveva anticipato qualche dissapore con la società, ma speravo che la situazione si appianasse, invece no. Io per un trequarti di quel livello non farei follie, ma quasi. Lo vedrò ad Alessandria, città nella quale lavoro, ma con un po' di amaro in bocca.
In tutto questo, Asti avrà due squadre e la cosa non mi dispiace affatto; sarà un annata in salita per entrambe le sponde - io credo - ma il rugby è fatto di piccole conquiste e ad Asti lo si sa bene.
Sulla.