Io sono sicuramente poco obiettivo su giocatori di quella nazionalità lì, ma se parliamo di singoli confesso che non auguro certo malattie gravi o altro, ma ogni volta che vedo Owen Farrell non posso non augurargli un cagotto fulminante mentre è in maglietta in una serata di gennaio a Reykjavik in un luogo affollato e privo di bagni per chilometri.
Ricordo ancora la prima volta che lo vidi e pensai che ricordasse un tenente istruttore della Hitlerjugend.
Ogni volta che piazza e la mette dentro sogno che gli si intreccino i diti (non le dita, i diti) quando fa il suo gestucchio per la sua associazione, e ogni volta che la sbaglia mi eccito come da quattordicenne davanti ai film della Fenech.
Vedergli prendere tranvate, poi, mi provoca sensazioni censurabili.
Il suo primato nella mia graduatoria dei detestabili, però, è ultimamente insidiato dal suo compagno Hill che ha un comportamento da bullo di infima categoria ed una faccia che tira sberle a due a due finchè non diventano dispari.
Vabbeh, mi sono limitato...

Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)