La scelta di nominare Edo Padovani capitano è di una scellerataggine strategica, che fa il paio con quella di andare in tour con mediani senza esperienza e senza l'uomo migliore. Lo sai che Edo non è un giocatore per tutte le partite, lo sai che soffre partite nervose, se lo nomimi capitano con la Romania lo devi confermare con la Georgia. Mah...Man of the moment ha scritto: 11 lug 2022, 15:46Eh?zappatalpa ha scritto: 11 lug 2022, 15:11Concordo. E mettere Edo capitano? Quando lui non è fatto per queste partite, e lo sai, poi non lo si poteva togliere la partita dopo essere stato nominato capitano. Ma come si fa?Mr Ian ha scritto: 11 lug 2022, 9:12 Crowley e lo staff sono i veri bocciati di questo tour. Dal mio punto di vista non ne hanno azzeccata una in chiave tattica.
Tour estivo - 2022
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Re: Tour estivo - 2022
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Re: Tour estivo - 2022
quote=zappatalpa post_id=1024709 time=1657573971 user_id=33315]
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Finché i pacchetti turistici per le partite a Roma saranno più competitivi del weekend all inclusive a Batumi , dal 6 nazioni non ci caccia via nessuno
Dunque vuoi uscire dal 6N?metabolik ha scritto: 11 lug 2022, 22:35Ottimo,questa, in sintesi, è la strada dell'oltretomba. Brules mi risparmia un combattimento polpastrelli-tastierina.Brules ha scritto: 11 lug 2022, 20:13 Speriamo di giocare più spesso queste partite per valutare meglio i nostri elementi.
......
Dimentichiamo le prime 9, inutili batoste, calvario ormai secolare, riconosciamo d'esser morti, non facciamo come certi morti che non lo accettano e si aggirano in luoghi pubblici spaventando chi li incontra.
Giochiamo con Usa, Uruguay, il terzetto isolano, Giappone, Portogallo e, infine, gli amati Georgiani.
Se li prendano loro i TM di giugno e novembre con le prime 9 e, ovviamente, il ns. posto nel 6N.
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Re: Tour estivo - 2022
io sono ancora un po' sotto shock, anche se sinceramente mettevo la sconfitta nel novero delle cose possibili.
non credo che con Bruno (che pure a me piace tantissimo) o anche con Ioane in campo le cose sarebbero cambiate di molto (quante volte abbiamo visto Ioane isolato, costretto ad andare a cacciare palloni in giro per il campo se voleva avere qualche possibilità di rendersi utile?). il problema, e sono (purtroppo) anni e anni che ce lo ripetiamo, è nella testa. i nostri non è che non sappiano giocare: dimostrano in più occasioni di avere di base delle skill adeguate al livello (ho detto adeguate al livello, non ho detto adeguate per vincere il 6N, sono cose diverse).
domenica abbiamo visto in modo plastico come la tensione di una partita molto sentita possa dar luogo a due atteggiamenti completamente differenti: da una parte i georgiani, rabbiosi e lucidi, che hanno fatto poche cose, ma abbastanza bene e soprattutto ci hanno punito impietosamente, lucidamente ogni volta che gliene abbiamo dato la possibilità, e buona grazia che al piede non sono stati precisissimi.
dall'altra i nostri ragazzi, imballati, fuori giri, incapaci di trasformare la tensione dell'incontro in energia positiva.
questo succede sempre, da anni, sia che si parta sfavoriti, sia che si parta favoriti. sembra che chi va in campo non creda nei propri mezzi, nella squadra e nel gameplan che gli vede assegnato. si vedono facce spaurite, gesti tecnici ripetuti tante volte, anche bene, in campionato, che improvvisamente diventano montagne da scalare. pensate alla meta che si è mangiato Lucchesi: quante mete simili ha segnato con il Benetton, e anche in Nazionale? quante palle si è fatto cascare dalle mani Padovani, palle che normalmente gestisce senza problemi?
il guaio è che sono anni che si va avanti così. cambiano i giocatori, cambiano gli allenatori ma la sindrome del coniglio bagnato (cit. G. Agnelli) non passa.
io non so se si possa fare qualcosa. c'è un mental coach in nazionale? nelle franchigie? perchè anche giocatori che giocano fuori dall'Italia, magari anche cresciuti e formati in sistemi che non sono quello italiano, non riescono a dare una raddrizzata alla situazione?
so che sto facendo tante domande senza dare risposte, ma come ho sempre detto io sono un ignorante. nella mia ignoranza, però, resto convinto che il nodo del problema stia qui (non solo, ma per me soprattutto). c'è gente pagata (e bene) per dare risposte, sarebbe però forse ora che si cominciassero a preoccupare anche di questo aspetto.
non credo che con Bruno (che pure a me piace tantissimo) o anche con Ioane in campo le cose sarebbero cambiate di molto (quante volte abbiamo visto Ioane isolato, costretto ad andare a cacciare palloni in giro per il campo se voleva avere qualche possibilità di rendersi utile?). il problema, e sono (purtroppo) anni e anni che ce lo ripetiamo, è nella testa. i nostri non è che non sappiano giocare: dimostrano in più occasioni di avere di base delle skill adeguate al livello (ho detto adeguate al livello, non ho detto adeguate per vincere il 6N, sono cose diverse).
domenica abbiamo visto in modo plastico come la tensione di una partita molto sentita possa dar luogo a due atteggiamenti completamente differenti: da una parte i georgiani, rabbiosi e lucidi, che hanno fatto poche cose, ma abbastanza bene e soprattutto ci hanno punito impietosamente, lucidamente ogni volta che gliene abbiamo dato la possibilità, e buona grazia che al piede non sono stati precisissimi.
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Re: Tour estivo - 2022
Non c'è squadra e non ci sono senatori, tutti giocatori giovani o nel giro della nazionale da poco, esclusi 3/4. È come se in nazionale non si sentissero al sicuro, perché come detto sopra a Treviso solitamente i nazionali fanno sempre ottime partite,sicuramente al livello del urc.
Sono contento per Allan che abbiamo recuperato, bel giocatore, si vede che l'esperienza con i quins gli sia servita molto.
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Re: Tour estivo - 2022
L’errore più grande; abbiamo rinunciato alla coppia di centri più forti per fargli spazio per sacrificare meloncello all’ala e padovani all’altra. Fuori quello in condizioni migliori, Bruno, e purtroppo fuori anche zuliani che al momento dimostra essere il più performante in terza. Ruzza fuori ruolo quando da seconda ha fatto una stagione esemplare.
Da ultimo cannone, il fenomeno come in molti lo vedono qui, che girava a vuoto.
Salvo Allan, ormai una certezza, garbesino e meloncello vero fenomeno.
A dirla tutta alcune decisioni arbitrali a senso unico ma abbiamo meritato di perdere.
No , non era un sogno…
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
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Molti amici molto onore
Io
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Re: Tour estivo - 2022
C’è scritto più spesso. Più spesso di ogni 3 anni. Non sempre. È italiano. Ci sono i corsi su YouTube.metabolik ha scritto: 11 lug 2022, 22:35Ottimo,questa, in sintesi, è la strada dell'oltretomba. Brules mi risparmia un combattimento polpastrelli-tastierina.Brules ha scritto: 11 lug 2022, 20:13 Speriamo di giocare più spesso queste partite per valutare meglio i nostri elementi.
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Re: Tour estivo - 2022
Castigo ? Arrivi tardi… Ormai sono abituati ad interviste, articoli a tema ad ogni piè sospinto, foto con bicipiti di fuori e nonne/procuratori adoranti… avete creato il fenomeno, mediatico. Li avete fatti diventare campioni sul web e nelle Club Houses. Adesso vi manca solo di farli giocare a rugby mettendo in pratica i valori che sventolate: umiltà, sacrificio, sostegno. A leggervi si direbbe che vinceremo il mondiale. Chi vuoi che castighi gli Dei ? P.S. controlla l’account Twitter di Federugby per capire che percezione hanno di se stessi…Paul Roos ha scritto: 11 lug 2022, 23:12 Per questa catastrofica tournée estiva si può escogitare un metaforico “castigo” per chi non ha reso secondo le aspettative? Sennò va sempre bene tutto. Qui non si è giocato contro NZ , SaF e Francia ma contro avversari che si dovevano e potevano battere.
Quindi è mancata attitudine e preparazione adeguata. Dopo uno spettacolo così indecoroso, fossi la FIR , ridiscuterei alcuni contratti e trattamenti economici. A qualcuno non va bene? Vada a fare il professionista in Francia o Inghilterra se riesce
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
Perché il Male ed il Potere hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
Farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Il Potere è l'immondizia della storia degli umani
E anche se siamo soltanto due romantici rottami,
Sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
Siamo i "Grandi della Mancha",
Sancho Panza... e Don Chisciotte!
Francesco Guccini, Don Chisciotte. Stagioni, 4 febbraio 2000
Perché il Male ed il Potere hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
Farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Re: Tour estivo - 2022
Scusa, quali altri mediani c'erano a disposizione? (Considerando che Varney non c'è per motivi fisici)zappatalpa ha scritto: 11 lug 2022, 23:20La scelta di nominare Edo Padovani capitano è di una scellerataggine strategica, che fa il paio con quella di andare in tour con mediani senza esperienza e senza l'uomo migliore. Lo sai che Edo non è un giocatore per tutte le partite, lo sai che soffre partite nervose, se lo nomimi capitano con la Romania lo devi confermare con la Georgia. Mah...
Le considerazioni su Padovani, mah. Anche fosse vero che soffre le partite nervose, non credi le soffrirebbe di più da capitano? Poi si è deciso che, se è in campo, il capitano è Lamaro. Scelta che condivido, in quanto l'orizzonte temporale di questa nazionale è più o meno il 2027 (fermo restando che per me dovremmo puntare più ai sei nazioni che alla rwc). Solo giocando tante partite da capitano Mitch migliorerà. Gli togli la captaincy dopo neanche un anno?
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Re: Tour estivo - 2022
quotopilonepoltrone ha scritto: 11 lug 2022, 23:58 io sono ancora un po' sotto shock, anche se sinceramente mettevo la sconfitta nel novero delle cose possibili.
non credo che con Bruno (che pure a me piace tantissimo) o anche con Ioane in campo le cose sarebbero cambiate di molto (quante volte abbiamo visto Ioane isolato, costretto ad andare a cacciare palloni in giro per il campo se voleva avere qualche possibilità di rendersi utile?). il problema, e sono (purtroppo) anni e anni che ce lo ripetiamo, è nella testa. i nostri non è che non sappiano giocare: dimostrano in più occasioni di avere di base delle skill adeguate al livello (ho detto adeguate al livello, non ho detto adeguate per vincere il 6N, sono cose diverse).
domenica abbiamo visto in modo plastico come la tensione di una partita molto sentita possa dar luogo a due atteggiamenti completamente differenti: da una parte i georgiani, rabbiosi e lucidi, che hanno fatto poche cose, ma abbastanza bene e soprattutto ci hanno punito impietosamente, lucidamente ogni volta che gliene abbiamo dato la possibilità, e buona grazia che al piede non sono stati precisissimi.
dall'altra i nostri ragazzi, imballati, fuori giri, incapaci di trasformare la tensione dell'incontro in energia positiva.
questo succede sempre, da anni, sia che si parta sfavoriti, sia che si parta favoriti. sembra che chi va in campo non creda nei propri mezzi, nella squadra e nel gameplan che gli vede assegnato. si vedono facce spaurite, gesti tecnici ripetuti tante volte, anche bene, in campionato, che improvvisamente diventano montagne da scalare. pensate alla meta che si è mangiato Lucchesi: quante mete simili ha segnato con il Benetton, e anche in Nazionale? quante palle si è fatto cascare dalle mani Padovani, palle che normalmente gestisce senza problemi?
il guaio è che sono anni che si va avanti così. cambiano i giocatori, cambiano gli allenatori ma la sindrome del coniglio bagnato (cit. G. Agnelli) non passa.
io non so se si possa fare qualcosa. c'è un mental coach in nazionale? nelle franchigie? perchè anche giocatori che giocano fuori dall'Italia, magari anche cresciuti e formati in sistemi che non sono quello italiano, non riescono a dare una raddrizzata alla situazione?
so che sto facendo tante domande senza dare risposte, ma come ho sempre detto io sono un ignorante. nella mia ignoranza, però, resto convinto che il nodo del problema stia qui (non solo, ma per me soprattutto). c'è gente pagata (e bene) per dare risposte, sarebbe però forse ora che si cominciassero a preoccupare anche di questo aspetto.
così come l'articolo di OnRugby (l'hai scritto tu?)
https://www.onrugby.it/2022/07/12/itali ... vazionale/
"Italia: il problema non è solo tecnico ma anche psicologico e motivazionale
La sconfitta con la Georgia ha evidenziato mancanza di determinazione, fiducia nei propri mezzi e capacità di gestire le situazioni difficili"
"[...] E per quanto non stia a noi dare consigli allo staff forse un cambio di rotta nella gestione del gruppo e un lavoro più approfondito con il mental coach si dovrebbe farlo"
il mental coaching nel rugby di alto livello è diffuso?
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Re: Tour estivo - 2022
Secondo voi il fatto di aver vinto in Galles inciderà sui possibili discorsi relativi alla nostra presenza/assenza nel sei nazioni o ad un possibile allargamento del torneo?
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Re: Tour estivo - 2022
Nell'alto livello tutto conta, ogni piccolo particolare conta, tenuta fisica, tenuta mentale sono importantissime peró l'articolo di onrugby sa di minestrina riscaldata.teob78 ha scritto: 12 lug 2022, 9:32quotopilonepoltrone ha scritto: 11 lug 2022, 23:58 io sono ancora un po' sotto shock, anche se sinceramente mettevo la sconfitta nel novero delle cose possibili.
non credo che con Bruno (che pure a me piace tantissimo) o anche con Ioane in campo le cose sarebbero cambiate di molto (quante volte abbiamo visto Ioane isolato, costretto ad andare a cacciare palloni in giro per il campo se voleva avere qualche possibilità di rendersi utile?). il problema, e sono (purtroppo) anni e anni che ce lo ripetiamo, è nella testa. i nostri non è che non sappiano giocare: dimostrano in più occasioni di avere di base delle skill adeguate al livello (ho detto adeguate al livello, non ho detto adeguate per vincere il 6N, sono cose diverse).
domenica abbiamo visto in modo plastico come la tensione di una partita molto sentita possa dar luogo a due atteggiamenti completamente differenti: da una parte i georgiani, rabbiosi e lucidi, che hanno fatto poche cose, ma abbastanza bene e soprattutto ci hanno punito impietosamente, lucidamente ogni volta che gliene abbiamo dato la possibilità, e buona grazia che al piede non sono stati precisissimi.
dall'altra i nostri ragazzi, imballati, fuori giri, incapaci di trasformare la tensione dell'incontro in energia positiva.
questo succede sempre, da anni, sia che si parta sfavoriti, sia che si parta favoriti. sembra che chi va in campo non creda nei propri mezzi, nella squadra e nel gameplan che gli vede assegnato. si vedono facce spaurite, gesti tecnici ripetuti tante volte, anche bene, in campionato, che improvvisamente diventano montagne da scalare. pensate alla meta che si è mangiato Lucchesi: quante mete simili ha segnato con il Benetton, e anche in Nazionale? quante palle si è fatto cascare dalle mani Padovani, palle che normalmente gestisce senza problemi?
il guaio è che sono anni che si va avanti così. cambiano i giocatori, cambiano gli allenatori ma la sindrome del coniglio bagnato (cit. G. Agnelli) non passa.
io non so se si possa fare qualcosa. c'è un mental coach in nazionale? nelle franchigie? perchè anche giocatori che giocano fuori dall'Italia, magari anche cresciuti e formati in sistemi che non sono quello italiano, non riescono a dare una raddrizzata alla situazione?
so che sto facendo tante domande senza dare risposte, ma come ho sempre detto io sono un ignorante. nella mia ignoranza, però, resto convinto che il nodo del problema stia qui (non solo, ma per me soprattutto). c'è gente pagata (e bene) per dare risposte, sarebbe però forse ora che si cominciassero a preoccupare anche di questo aspetto.
così come l'articolo di OnRugby (l'hai scritto tu?)
https://www.onrugby.it/2022/07/12/itali ... vazionale/
"Italia: il problema non è solo tecnico ma anche psicologico e motivazionale
La sconfitta con la Georgia ha evidenziato mancanza di determinazione, fiducia nei propri mezzi e capacità di gestire le situazioni difficili"
"[...] E per quanto non stia a noi dare consigli allo staff forse un cambio di rotta nella gestione del gruppo e un lavoro più approfondito con il mental coach si dovrebbe farlo"
il mental coaching nel rugby di alto livello è diffuso?
Mi spiego, periodicamente per spiegare le sconfiotte azzurre i "media del rugby" tirano fuori a rotazione gli stessi argomenti: mental coach, fitness, e poi concludono con cambio direzione tecnica di solito.
Attenzione non voglio smin uire l'importanza del mental coach ma non la sensazione é che si usino certi atrgomenti come un dito dietro cui nascondersi e non voler dire una cosa (su Onrugby o quel tipo di media): il livello degli azzurri é questo, giocarsela con Georgia, Fiji, Samoa, Giappone. Quanti giocatori di livello internazionale vero ci sono nel gruppo? Garbisi, Ioane e poi? Ce ne sono 3-4 con potenziale, ma al momento Garbisi e Ioane sono gli unici veramente di alto livello e lo si vede quando giocano, un mental coach puó aiutare ovvio ma non trasforma in fenomeni un gruppo di giocatori medio come livello.
Il focus dovrebbe essere quello, poi certo mental coach, S&C coach ecc possono far portare ad un ulteriore miglioramento ma senza la materia prima non cambieranno radicalmente i risultati.
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
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Re: Tour estivo - 2022
Io ripeto quello che ho visto. Ho visto una partita simile a quella della u20, solo che di là nella maggiore hanno un Niniashvili che ha fatto letteralmente la differenza. Mentre nella nostra maggiore sono mancate quelle 2/3 giocate di classe che hanno tolto le castagne dal fuoco alla u20. Ma il copione era lo stesso.
E nonostante il 15 Georgiano abbiamo avuto tutto il possesso necessario per raddrizzare la partita.
E non è neanche un problema di 9 troppo giovane o di Menoncello (giuseppone te prego basta con sto meloncello) ala o centro, o Ruzza seconda o terza. é un problema che ci portiamo dietro da un bel po', che è stato evidente contro il Portogallo e che in generale è un nostro limite grosso grosso. Dobbiamo migliorare il gioco dei Pod, da come lo concepiamo a come lo realizziamo. Abbiamo un approccio statico, di conservazione del possesso, il primo ricevitore è spesso statico e quindi perdente nell'impatto, giochiamo pochissimo con il ricevitore che invece di sbattere in prima persona fissi l'interno per il sostegno esterno o viceversa, poco anticipo dei giocatori che vengono dall'interno (irlanda e francia usano molto i giocatori che vengono dall'interno per aumentare il ritmo e la velocità dell'azione). Qualcosa in più possiamo e dobbiamo farla, anche a livello di u20 la situazione è simile. Se è vero che la velocità di esecuzione richiesta contro le top del mondo è forse troppo elevata per le capacità tecniche che abbiamo (che comunque non sono così male) non possiamo andare in difficoltà anche contro il Portogallo su questo.
A Crowley "rimprovero" questo. Anche a Treviso più del primo ricevitore penetrante non è andato, ma poi fuori aveva dei petardi che venivano anche in mezzo al campo a prendersi la palla (Ioane e Tavuyara in forma).
Poi si anche il fattore mentale conta, abbiamo preparato la partita pensando di poter gestire la loro pressione, senza metterla sullo stesso piano di garra. Però se ti prendi due schiaffoni a freddo su calcio per mettere pressione e tir ritrovi in svantaggio e devi recuperare devi essere in grado di cambiare atteggiamento.
E nonostante il 15 Georgiano abbiamo avuto tutto il possesso necessario per raddrizzare la partita.
E non è neanche un problema di 9 troppo giovane o di Menoncello (giuseppone te prego basta con sto meloncello) ala o centro, o Ruzza seconda o terza. é un problema che ci portiamo dietro da un bel po', che è stato evidente contro il Portogallo e che in generale è un nostro limite grosso grosso. Dobbiamo migliorare il gioco dei Pod, da come lo concepiamo a come lo realizziamo. Abbiamo un approccio statico, di conservazione del possesso, il primo ricevitore è spesso statico e quindi perdente nell'impatto, giochiamo pochissimo con il ricevitore che invece di sbattere in prima persona fissi l'interno per il sostegno esterno o viceversa, poco anticipo dei giocatori che vengono dall'interno (irlanda e francia usano molto i giocatori che vengono dall'interno per aumentare il ritmo e la velocità dell'azione). Qualcosa in più possiamo e dobbiamo farla, anche a livello di u20 la situazione è simile. Se è vero che la velocità di esecuzione richiesta contro le top del mondo è forse troppo elevata per le capacità tecniche che abbiamo (che comunque non sono così male) non possiamo andare in difficoltà anche contro il Portogallo su questo.
A Crowley "rimprovero" questo. Anche a Treviso più del primo ricevitore penetrante non è andato, ma poi fuori aveva dei petardi che venivano anche in mezzo al campo a prendersi la palla (Ioane e Tavuyara in forma).
Poi si anche il fattore mentale conta, abbiamo preparato la partita pensando di poter gestire la loro pressione, senza metterla sullo stesso piano di garra. Però se ti prendi due schiaffoni a freddo su calcio per mettere pressione e tir ritrovi in svantaggio e devi recuperare devi essere in grado di cambiare atteggiamento.
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Re: Tour estivo - 2022
teob78 ha scritto: 12 lug 2022, 9:32quotopilonepoltrone ha scritto: 11 lug 2022, 23:58 io sono ancora un po' sotto shock, anche se sinceramente mettevo la sconfitta nel novero delle cose possibili.
non credo che con Bruno (che pure a me piace tantissimo) o anche con Ioane in campo le cose sarebbero cambiate di molto (quante volte abbiamo visto Ioane isolato, costretto ad andare a cacciare palloni in giro per il campo se voleva avere qualche possibilità di rendersi utile?). il problema, e sono (purtroppo) anni e anni che ce lo ripetiamo, è nella testa. i nostri non è che non sappiano giocare: dimostrano in più occasioni di avere di base delle skill adeguate al livello (ho detto adeguate al livello, non ho detto adeguate per vincere il 6N, sono cose diverse).
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questo succede sempre, da anni, sia che si parta sfavoriti, sia che si parta favoriti. sembra che chi va in campo non creda nei propri mezzi, nella squadra e nel gameplan che gli vede assegnato. si vedono facce spaurite, gesti tecnici ripetuti tante volte, anche bene, in campionato, che improvvisamente diventano montagne da scalare. pensate alla meta che si è mangiato Lucchesi: quante mete simili ha segnato con il Benetton, e anche in Nazionale? quante palle si è fatto cascare dalle mani Padovani, palle che normalmente gestisce senza problemi?
il guaio è che sono anni che si va avanti così. cambiano i giocatori, cambiano gli allenatori ma la sindrome del coniglio bagnato (cit. G. Agnelli) non passa.
io non so se si possa fare qualcosa. c'è un mental coach in nazionale? nelle franchigie? perchè anche giocatori che giocano fuori dall'Italia, magari anche cresciuti e formati in sistemi che non sono quello italiano, non riescono a dare una raddrizzata alla situazione?
so che sto facendo tante domande senza dare risposte, ma come ho sempre detto io sono un ignorante. nella mia ignoranza, però, resto convinto che il nodo del problema stia qui (non solo, ma per me soprattutto). c'è gente pagata (e bene) per dare risposte, sarebbe però forse ora che si cominciassero a preoccupare anche di questo aspetto.
così come l'articolo di OnRugby (l'hai scritto tu?)
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"Italia: il problema non è solo tecnico ma anche psicologico e motivazionale
La sconfitta con la Georgia ha evidenziato mancanza di determinazione, fiducia nei propri mezzi e capacità di gestire le situazioni difficili"
"[...] E per quanto non stia a noi dare consigli allo staff forse un cambio di rotta nella gestione del gruppo e un lavoro più approfondito con il mental coach si dovrebbe farlo"
il mental coaching nel rugby di alto livello è diffuso?
Secondo me quel articolo e una gran cavolata! Se l'autore fosse una grande autorità sul materiale sarebbe lui in CT
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Re: Tour estivo - 2022
Io gioco dei pod e la loro staticità la contesto dai tempi di O Shea...siamo statici sugli appoggi, non siamo fit da questo punto di vista. Non cerchiamo l evasione ma il contatto con il primo placcatore, di conseguenza è tutto un rincorrere, soprattutto quando fisicamente non riesci ad imporre il tutto gioco ...
Poi c è il discorso della depressione del gioco dei 3/4, ma Crowley era depressivo anche a Treviso, non mi aspettavo miracoli in nazionale
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Re: Tour estivo - 2022
La staticitá o il partir da fermo dei pod nasce dal fatto che la palla in ruck esce lenta, quindi qualsiasi abbrivio il precedente portatore di palla possa aver creato viene perso. In un gioco di pod come quello che cercano di fare gli azzurri (o presumo vogliano fare) o la palla esce dalla ruck velocemente o tutto diventa statico e macchinoso, si iniziano a perdere gli impatti, si subiscono placcaggi dominanti e si finisce per perdere l'ovale o forzare il gioco.Mr Ian ha scritto: 12 lug 2022, 10:19 Io gioco dei pod e la loro staticità la contesto dai tempi di O Shea...siamo statici sugli appoggi, non siamo fit da questo punto di vista. Non cerchiamo l evasione ma il contatto con il primo placcatore, di conseguenza è tutto un r***, soprattutto quando fisicamente non riesci ad imporre il tutto gioco ...
Poi c è il discorso della depressione del gioco dei 3/4, ma Crowley era depressivo anche a Treviso, non mi aspettavo miracoli in nazionale
Si parte dal problema di supporti in ritardo nel pulire le ruck, o forse i pod e le pattern di gioco non son o strutturate a dovere, o piú probabilmente entrambe le cose, ci sono squadre che giocano sotto i 2 secondi di media per ruck, l'Italia non lo fa e questo rallenta il gioco, rende tutto statico e permette alle difese avversarie di riposizionarsi
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023